Aiutiamo gli insegnanti

Teacher Training

Di cosa si tratta?

Il Teacher Training è un intervento rivolto alla scuola per ottenere un miglioramento del comportamento e dell’apprendimento del bambino/adolescente ADHD.
Il percorso mira a favorire l’autoregolazione, l’autocontrollo e l’autoconsapevolezza dei propri comportamenti nel bambino/adolescente ADHD all’interno dell’ambiente scolastico attraverso:

  • la consapevolezza delle difficoltà incontrate dal bambino/adolescente ADHD e delle situazioni che si possono collegare ai comportamenti problematici
  • la definizione di regole e routine scolastiche, che comprenda anche l’organizzazione del materiale
  • la messa in atto di specifiche tecniche di modificazione del comportamento all’interno della classe
  • una strutturazione delle lezioni e dell’ambiente che riduca al minimo l’emergere dei comportamenti-problema
  • il miglioramento della comunicazione insegnanti-genitori e della relazione insegnante-bambino, messe a dura prova dalle difficoltà di gestione del comportamento.

Si possono prevedere 3-4 incontri nel corso dell’anno scolastico, pianificati in base all’esigenze del caso individuale, oppure possono essere organizzati corsi di formazione su richiesta.

Tecniche di intervento casa/scuola

Per migliorare l’autoregolazione del comportamento di Alunni con ADHD:

osservazione dell’alunno

Token Economy

Tradotta in italiano come economia simbolica, economia a gettoni o anche sistema di rinforzo a gettoni è una tecnica comportamentale che consiste in una forma di “contratto educativo” tramite il quale l’educatore stipula un accordo con il soggetto: ad ogni comportamento corretto, quest’ultimo riceverà un gettone (o altri oggetti simbolici) e ad ogni infrazione gliene sarà tolto uno o non gliene verrà assegnato alcuno. In cambio di un certo numero di gettoni sarà garantito al soggetto l’accesso ad un “rinforzo” materiale (premio).

Time Out

Il Time out è una tecnica disciplinare che può essere usata per interrompere quanto prima possibile il comportamento inadeguato del bambino e aiutarlo a raggiungere così una capacità di autodisciplina. Si può usare il Time out collocando il bambino in un luogo neutro, non appena si verifica un comportamento indesiderato e farlo rimanere per un tempo stabilito (solitamente un minuto per ogni anno di età).

Daily Report Cards

Il Daily Report Cards è una tecnica comportamentale che permette di prendere di mira i comportamenti problematici che interferiscono con il successo di un bambino misurando i suoi miglioramenti più importanti.

DRCs

Il DRCs funziona in questo modo: ogni giorno vengono scritti dagli educatori i comportamenti adeguati del bambino in una scheda personale (card) e quando il ragazzo raggiunge l’obiettivo di successo voluto, viene premiato per questo suo comportamento.

Difficoltà dell’alunno con ADHD

Quali sono i compiti particolarmente difficili?

  • i lavori molto lunghi, anche se sono semplici e comprensibili
  • i compiti che richiedono abilità di pianificazione
  • prendere appunti
  • le prove di comprensione del testo scritto (a causa di problemi linguistici e di inibizione dei dati superflui)
  • le produzioni scritte (a causa di problemi linguistici e di problem-solving)
  • strategie di studio
  • le interrogazioni che richiedono la formulazione di discorsi articolati ed esaustivi

L’intervento a scuola

  • predisposizione di un ambiente facilitante
  • gestione delle lezioni
  • gestione del comportamento
  • approcio metacognitivo
  • la gestione dello stress dell’insegnante

PDP Piano Didattico Personalizzato

In base alla Direttiva sui BES emanata dal MIUR il 27/12/2012, anche gli alunni con ADHD hanno diritto a un Piano Didattico Personalizzato (PDP).
Si fa riferimento alla legge 170 del 2010 e sue Linee Guida sui DSA
Un PDP per un alunno con ADHD non può essere identico a quello per un alunno con DSA!!!

FASI PER DEFINIZIONE DI PDP:

  • Rilevazione e valutazione del bisogno (spesso relazione/ valutazione).
  • Definizione dei livelli di apprendimento
  • Difficoltà e punti di forza (osservazione e referto)
  • Strategie di intervento: tempi, metodologia, strumenti compensativi (cfr. Linee Guida legge 170) e misure dispensative.
  • Comunicazione e condivisione con la famiglia CORRESPONSABILITA’
  • Tempi di verifica del Piano. TEMPORANEITA’ del PDP

Suggerimenti per un clima positivo in classe

L’Insegnate rappresenta il Soggetto integrante ed essenziale di un percorso terapeutico per il trattamento del bambino con ADHD. È quindi opportuno che gli insegnanti si attengano ad alcune regole basilari:

  • Osservate sistematicamente Cercate di capire quali sono i problemi e le esigenze di ciascun alunno con ADHD. Ogni studente, infatti, ha bisogno di un aiuto differente; per esempio, ce ne può essere uno che ha maggiori difficoltà a cominciare un compito, mentre un altro nel portarlo a termine. Ripetete i lavori da svolgere ed anche regole con pazienza, chiaramente e con insistenza. Non reagite in modo nervoso o arrabbiato ed accettate il fatto che il bambino ha bisogno di un invito extra.
  • Costruite schede osservative
  • Accettate il bambino senza colpevolizzarlo. Accettate il bambino nel suo essere speciale cercando di arrivare ad una buona relazione con lui. Fate il possibile per non dargli colpe, specie nei casi in cui non riesce nei suoi intenti scolastici: il bambino o i suoi genitori non hanno nessuna colpa di come si comporta il bambino. Se disturba la lezione, lo fa contro la sua volontà.
  • date regole chiare, concise, concrete e visualizzabili. Fissate sempre regole, orari e compiti. Regole chiare ed attività di routine sono di grande aiuto per gli studenti con ADHD. Gli orari e i tempi vanno fissati per ciascun compito. Richiamate l’attenzione del bambino ogni volta che c’è un cambiamento d’orario. Date istruzioni, sia orali, che scritte, semplici e precise e controllate che esse siano seguite. Il bambino deve sapere esattamente cosa deve fare e non (parlare quando viene chiamato, andare in giro solo quando richiesto dall’insegnante, alzare la mano).
  • Create un clima di apprendimento positivo. Cercate le caratteristiche positive del bambino e usate la fantasia per svilupparle e rafforzarle (per esempio prendere delle responsabilità, aumentare l’autostima senza scoraggiare, dato che l’autostima è già troppo bassa!). Questi bambini percepiscono facilmente se qualcuno cova dei sentimenti positivi o negativi nei loro confronti ed anche se qualcuno è alla loro altezza o meno. E’ normale che provino dove sono i limiti, quindi non prenderla come offesa personale o ribellione. Ciò che per gli altri bambini è già provocazione per i bambini ADHD è orientamento necessario.
  • Siate in grado di controllarvi. I possibili attacchi verbali del bambino non sono fatti per irritare personalmente. Piuttosto sono delle espressioni di disagio non controllate. Rimanete tranquilli ed interrompete il bambino in modo direttivo. Se necessario allontanatelo dalla situazione (time-out). In ogni caso non scendete in gioco con il bambino e non fatevi coinvolgere in discussioni infinite tentando di spiegare tutto nei minimi dettagli. Rimanete calmi e rilassati: se il bambino avverte che nonostante tutto è accettato come persona, seguirà più facilmente le istruzioni. Prima o poi ci saranno delle situazioni dove perderete la calma e sarete contenti di vedere il bambino lontano da voi: in questi casi prendete tempo appartandovi (time-out) per “scendere” e rilassarsi di nuovo. Poi rientrate in classe, ma senza pregiudizi o aspettative negative, dopo avere cancellato dalla mente l’accaduto. Solitamente un bambino ADHD perdona e dimentica. Fate la stessa cosa: solo così riuscirete ad istaurare un rapporto positivo.
  • Prevede per l’Alunno pause frequenti. Aiutatelo nel suo bisogno di muoversi spesso; per esempio, concedetegli di fare un compito stando in piedi o alla lavagna, o anche a terra o in un angolo. Prevedete regolarmente interruzioni che possano permettergli di muoversi e di distogliere temporaneamente l’attenzione da ciò che sta facendo. Dategli opportunità di muoversi: un giro lungo il corridoio (e rientrare subito! regola!), prendere cose in segreteria, pulire la lavagna, giochi di movimento ecc.) e ignorate le camminate verso il cestino. Consentitegli di lavorare al computer (sia a casa che in classe).
  • Valutate una corretta collocazione in classe del suo banco. Il campo visivo del bambino deve essere orientato in direzione della cattedra, ma non con la schiena verso i compagni! Avrà sempre la tentazione di girarsi (troppa apertura agli impulsi). Quando ci sono dei rumori l’alunno deve avere la possibilità di scoprire la causa, ma subito dopo si deve concentrare di nuovo sulla lezione. Non mettere tavoli di gruppo, il bambino si distrae ancora di più. Osservate se ci sono dei “piccoli impedimenti” che lo possano distrarre (troppo vicino al termosifone, “collisione” con un mancino ecc.). Mettete accanto al bambino un compagno tranquillo. Sul banco devono stare solo i materiali che devono essere utilizzati in quel momento. Il resto è fonte di distrazione.
  • Gratificatelo spesso con Rinforzi tangibili, verbali, sociali, simbolici, dinamici: Motivate il bambino con lodi e apprezzamenti positivi. Non criticatelo davanti alla classe. Quando sorge un problema, discutetelo in privato a 4 occhi. La lode è la chiave per accedere a questi bambini, da un lato perché solitamente vengono solo rimproverati e quindi sono quasi affamati a ricevere qualche parola positiva. Un altro aspetto della lode è che fa scaturire delle emozioni positive e forti che stimolano il sistema libico. Con la stimolazione di questa parte del nostro cervello, dove vengono “create” e rafforzate le nostre emozioni, i bambini possono compensare il loro disturbo attentivo almeno in parte e diventano più concentrati ed “accessibili”.
  • Collaborate con i genitori. Create un clima collaborativo con i Genitori dell’Alunno per creare un “piano didattico personalizzato -PDP) la situazione a scuola è compito dell’insegnante. E’ fondamentale comunicare con i Genitori giornalmente tramite il DIARIO di scuola oppure utilizzare un quaderno per comunicazioni e colloqui regolari e frequenti. Considerate che già i genitori hanno difficoltà con il bambino anche a casa, quindi non avere un rapporto di “ammonimento “, ma una relazione di collaborazione. Genitori e insegnanti sono dipendenti gli uni dagli altri ed hanno lo stesso obiettivo.
  • Fornite consegne adeguate: Le consegne devono contenere istruzioni chiare e semplici. E’ fondamentale assicurarsi che l’Alunno abbia compreso le istruzioni di un compito.
  • utilizzate un approccio meta-cognitivo
  • siate ottimisti
  • apprezzate i suoi miglioramenti creerà motivazione e migliorerà il comportamento dell’Alunno con ADHD
  • ricercate la collaborazione dei vostri colleghi

Suggerimenti pedagogici

Comportamento di un bambino ADHD Reazione di un insegnante che non sa cosa sia l’ADHD Reazione dell’insegnante che sa cosa sia l’ADHD
Il bambino dice che ha dimenticato i compiti a casa Interpreta che è una scusa perché non li ha fatti (mi prende in giro)
Reazione Castigo, punto negativo e nota.
Pensa che sia possibile la dimenticanza, lo rimprovera e gli chiede cosa pensa di fare per non dimenticarli la prossima volta
Reazione gli dà l’opportunità di portarli il giorno dopo e si mette in contatto con i genitori per aiutarlo a controllare questa situazione. Es. Controllare la sua agenda
Spinge quando è in fila “Vuole sempre essere il primo. È un egoista.”
Reazione Castigo, rimprovero in pubblico e scende più tardi all’intervallo.
“Gli manca autocontrollo. Devo allenarlo, lo porterò dalla mano e lo obbligherò a scendere per ultimo. Se fa bene lo farò salire per primo.”
Reazione Complimenti se compie il tratto. Altrimenti diventa nuovamente l’ultimo.
Si alza continuamente “Con questo bambino non c’è niente da fare. Gli dico di essere fermo e non mi ascolta. Fa quello che vuole.”
Reazione Rimproveri continui e castigo.
“Oggi è troppo irrequieto e non riesce a fermarsi. Attendo che faccia qualcosa di adeguato e lo invio a fare una commissione. Quando torna gli sorriderò per farlo stare più tempo nel suo posto.”
Reazione Dargli un attimo di respiro, allenarlo e rinforzarlo.
Cade dalla sedia “Di nuovo che fa il pagliaccio!”
Reazione Castigo, lamentela con i genitori
“Lo chiamerò alla cattedra e gli dirò di lasciare la sedia e lavorare un po’ in piedi.”
Reazione Dare un respiro. Prendere delle misure dove evitare che la sua iperattività motoria non danneggi i suoi compagni.
Non finisce i lavori “È un pigro. Non fa niente tutto il mattino e quando gli dico che rimarrà senza intervallo finisce subito. Questo dimostra che quando vuole lo può fare perfettamente.”
Reazione Castigo con doppio dei compiti e nota a casa.
“Perde la concentrazione dopo due esercizi, e quando suona la campanella ricorda che deve tornare al lavoro e lo finisce, ma male. Gli dirò di farmi vedere il lavoro dopo due esercizi e vediamo se così li finisce tutti. In più se finisce tutto in tempo li metterò in una nota positiva.
Reazione Controllo frequente e rinforzo quando ha finito i lavori.”

 

L’ADHD Campania si avvale dell’esperienza di tecnici esperti in ADHD che possono rappresentare un valido supporto agli insegnanti sulla didattica e gli aspetti di regolazione comportamentale dell’alunno con ADHD.

L’Associazione ADHD Campania è disponibile a realizzare progetti informativi – formativi avvalendosi della competenza di tecnici esperti in ADHD per le scuole che ne facessero richiesta modulando l’intervento secondo le esigenze specifiche della scuola.

Per info
info@adhdcampania.it

Diverse reazioni degli insegnanti davanti ad un bambino ADHD, secondo le conoscenze dell’ADHD

ADHD in Europa

Strategie scolastiche e migliori pratiche per supporto educativo e didattico per alunni ADHD

Andalusia
https://dl.dropboxusercontent.com/u/64074321/PROTOCOLO%20ANDALUZ%20Instrucciones_tgc_tdah.pdf
https://dl.dropboxusercontent.com/u/64074321/Explicaci%C3%B3n%20Protocolo%20FAHYDA.pdf

Germania
Interventionstabelle fuer Lehrer (ADHS Akzente n. 78 e 79 2007)
Libro: ADHSinderSchule – Lill

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